Entro in stalla e vado a salutare Klinton che appena mi vede esclama- Ma che faccia hai, non hai dormito stanotte?
-Poco o niente caro amico, e’ quasi un anno che è mancata mia mamma e ho trascorso una notte di ricordi.
-Oh scusami Flin, spero ricordi belli comunque.
-Si certamente, bellissimi.
-Flin perdonami non te l’ho mai chiesto ma la tua famiglia come prese la tua volontà di trasferirti in campagna a fare l’agricoltore venendo da una città come Milano?
Ma vedi, inizialmente erano un po’ freddi ma quando si resero conto che per me era una cosa molto seria mi assecondarono. Devo dirti però che da piccolo piccolo
il mio sogno lavorativo fu un altro e mia madre ne fu la causa.
-Dai raccontami Flin.
-Devi sapere che quando ero piccolo persi una sorellina un po’ più grande e per la mia famiglia fu uno shock fortissimo.
-Scusami scusami se ti ho chiesto di raccontare...
-No, non c’è problema, sono passati molti anni e poi dopo due anni da questa sciagura mi nacque un altra sorellina che comunque ci ha riempito la vita e sicuramente affievolito un po’ il dolore dei miei genitori.
Dicevo che dopo la morte di mia sorella per una meningite fulminante io ricordo che trovavo spesso mia mamma che piangeva anche se cercava di nascondermelo.
Un pomeriggio mi svegliai dal sonnellino pomeridiano e andai in cucina dove trovai mia mamma che piangeva; era seduta davanti a un mucchietto di foto che contemplava con aria molto triste, ma quando mi vide mi fece un sorriso e una carezza.
Io in quel momento Le chiesi: Mamma cos’è la felicità?
Lei un po’ stupita mi rispose- La felicità è quella cosa che provi quando stai bene vicino ad una persona e quando gli vuoi molto bene.
-Ma come si fa allora a capire quando si e’ felici?
-Vedi quando vuoi bene ad una persona e sei contento vicino a lei ti senti allegro e senti anche le farfalle nella pancia.
-Le farfalle nella pancia?- chiesi io incredulo- ma mamma non muoiono nella pancia?
-No, se vuoi bene a quella persona e ci tieni tanto non muoiono.
-Ma se quella persona non c’è più cosa succede alle farfalle?
-Volano via- rispose mia madre.
-Ah adesso ho capito cosa voglio fare da grande- risposi io.
-E cosa vorresti fare?-mi chiese Lei.
-DA GRANDE VOGLIO ALLEVARE FARFALLE CHE NON VOLANO MAI VIA.
Lei mi guardo’ con un sorriso dolcissimo che ho stampato ancora nella mia mente e mentre con una mano si asciugava le lacrime e con l’altra mi accarezzava la testa andò a prepararmi la mia merenda preferita, pane burro e zucchero.
-Flin mi hai fatto piangere accidenti.
-Se hai di questi ricordi non devi piangere ma essere felice di conservarli nel tuo cuore, ciao Klinton.
-Ciao Flin.
-Poco o niente caro amico, e’ quasi un anno che è mancata mia mamma e ho trascorso una notte di ricordi.
-Oh scusami Flin, spero ricordi belli comunque.
-Si certamente, bellissimi.
-Flin perdonami non te l’ho mai chiesto ma la tua famiglia come prese la tua volontà di trasferirti in campagna a fare l’agricoltore venendo da una città come Milano?
Ma vedi, inizialmente erano un po’ freddi ma quando si resero conto che per me era una cosa molto seria mi assecondarono. Devo dirti però che da piccolo piccolo
il mio sogno lavorativo fu un altro e mia madre ne fu la causa.
-Dai raccontami Flin.
-Devi sapere che quando ero piccolo persi una sorellina un po’ più grande e per la mia famiglia fu uno shock fortissimo.
-Scusami scusami se ti ho chiesto di raccontare...
-No, non c’è problema, sono passati molti anni e poi dopo due anni da questa sciagura mi nacque un altra sorellina che comunque ci ha riempito la vita e sicuramente affievolito un po’ il dolore dei miei genitori.
Dicevo che dopo la morte di mia sorella per una meningite fulminante io ricordo che trovavo spesso mia mamma che piangeva anche se cercava di nascondermelo.
Un pomeriggio mi svegliai dal sonnellino pomeridiano e andai in cucina dove trovai mia mamma che piangeva; era seduta davanti a un mucchietto di foto che contemplava con aria molto triste, ma quando mi vide mi fece un sorriso e una carezza.
Io in quel momento Le chiesi: Mamma cos’è la felicità?
Lei un po’ stupita mi rispose- La felicità è quella cosa che provi quando stai bene vicino ad una persona e quando gli vuoi molto bene.
-Ma come si fa allora a capire quando si e’ felici?
-Vedi quando vuoi bene ad una persona e sei contento vicino a lei ti senti allegro e senti anche le farfalle nella pancia.
-Le farfalle nella pancia?- chiesi io incredulo- ma mamma non muoiono nella pancia?
-No, se vuoi bene a quella persona e ci tieni tanto non muoiono.
-Ma se quella persona non c’è più cosa succede alle farfalle?
-Volano via- rispose mia madre.
-Ah adesso ho capito cosa voglio fare da grande- risposi io.
-E cosa vorresti fare?-mi chiese Lei.
-DA GRANDE VOGLIO ALLEVARE FARFALLE CHE NON VOLANO MAI VIA.
Lei mi guardo’ con un sorriso dolcissimo che ho stampato ancora nella mia mente e mentre con una mano si asciugava le lacrime e con l’altra mi accarezzava la testa andò a prepararmi la mia merenda preferita, pane burro e zucchero.
-Flin mi hai fatto piangere accidenti.
-Se hai di questi ricordi non devi piangere ma essere felice di conservarli nel tuo cuore, ciao Klinton.
-Ciao Flin.
Io sono l'altra sorellina... onorata fortunata di essere nata e di averti come fratello Flin.
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