Appena atterrata a Linate era stata prelevata da un
autista con limousine insieme al fotografo che l’accompagnava per le
interviste; lei era molto bella ed elegante mentre il giovane aveva un’aria
malaticcia e le narici arrossate indicavano una passione proibita.
Era una delle giornaliste di moda più quotata al
mondo e i più famosi stilisti pendevano dalle sue labbra.
Uscirono da Milano prendendo la direzione sud, e dopo circa un’ora di strada si immisero in
un vialone alberato che portava ad una vecchia ed enorme cascina.
Nello spiazzo antistante i fabbricati erano
posteggiati tantissimi camion per il trasporto bestiame, listati a lutto, e neanche una macchina.
-Ma è sicuro che sia questo il posto? chiese Lei
con distacco all’autista.
-Dottoressa, l’indirizzo
me l’hanno inviato via mail sul navigatore e ci ha portato sin qui.
Va bè, pensò lei, in fondo nel mondo della moda
erano tutti un po' strani.
Scese dalla limousine inzaccherandosi di fango le
preziosissime scarpe tacco 12 all’ultima grido.
Le scappò un’imprecazione che nessuno sentì e si
avvicinò a quella che doveva essere l’entrata, un portone enorme con dei drappi
scuri e con ai lati due grosse figure nere in divisa.
Mentre si avvicinava non riusciva a credere ai suoi
occhi, le due figure erano due maiali neri giganteschi!
Si avvicinò con titubanza ma questi, molto
professionali, una volta visto il lasciapassare “press” la lasciarono entrare
mentre al foto-reporter venne sequestrata la macchina fotografica.
Le venne incontro una maialina vestita da hostess
che fece loro strada portandoli nell’immenso cortile della cascina, dove una folla oceanica di suini di tutte le
razze e le età ascoltava silenziosamente un vecchio maiale, rosso di pelo e vestito con una palandrana
nera: sicuramente un verro visto gli
enormi attributi che si intravedevano nella parte posteriore.
Mentre si domandava perché era stata mandata in
quel posto vide il fotografo che, incurante
di quella strana situazione, si era
seduto in un angolo insieme agli unici umani presenti, i camionisti ed alcuni
indiani Sikh, probabilmente dipendenti della cascina.
Il silenzio che regnava era solenne e lei non
capiva una parola di quello che il vecchio verro diceva, ma vedeva chiaramente gli occhi lucidi di tutti i presenti.
Il discorso finì, il silenzio continuò a regnare e,
mentre nessuno si spostava, il vecchio verro scese dal palco da dove aveva
parlato avvicinandosi a lei.
-La Dottoressa Socc’mel del settimanale Mariescur,
la presentò la maialina al vecchio verro che contraccambiò con un baciamano ed
un inchino dicendo: Piacere Klinton, sono il capo di questa comunità.
La condusse in uno stanzone polveroso che doveva
essere stato un ufficio, pieno di fotografie, medaglie e coppe.
Le cadde l’occhio su una gigantografia dove un
omone in tuta da lavoro era abbracciato al verro circondati da tantissimi
maialini.
Il verro si rese conto dello sguardo e spiegò: -Era
il nostro capo, il signor Flinstone che purtroppo ieri ci ha lasciato, e questi
sono tutti premi che abbiamo vinto per la qualità delle nostre carni-.
Ma dove l’avevano mandata, ad un funerale di un
allevatore di maiali che essi stessi veneravano?
-Vede dottoressa Socc’mel, continuò Klinton, sono
molto onorato che vogliate fare un servizio sul nostro capo anche perché era
l’ultimo dei porcari e da domani non esisterà più questa categoria perché sarà
vietato per legge allevare maiali. Le volevo anche spiegare, prima che cominci
a scrivere e creare degli equivoci, che il signor Flinstone lo avevamo
soprannominato così perché apparteneva mentalmente ad un'altra epoca e seguiva
dei dogmi un pò da persona anziana, ed io
invece ero stato chiamato così da lui per una mia certa inclinazione a
preferire certi atti…ehm…cioè preferenze in alcune pratiche sessuali, ecco l’ho
detto!
Aveva la testa che gli girava davanti a tutte
queste stranezze, un allevatore con un soprannome da uomo delle caverne, un
maiale che preferiva il sesso orale e glielo raccontava, ma che intervista si aspettavano
al giornale?
Decise di continuare e esortò il maiale a
raccontare la storia del signor Flinstone.
(Continua...)
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